CUCINA
Un pranzo completo viene preparato tutti i giorni dai nostri cuochi. Gli studenti dovranno provvedere alla loro colazione e i pasti serali. Ristoranti e pizzerie locali sono inoltre una buona alternativa per esplorare la cucina toscana.
IL CIBO
Ai fiorentini piace raccontare come la loro Caterina dei Medici, sposando il re Enrico II nel 1533, introdusse le ricette e cuochi che hanno poi nobilitato la cucina francese. E’ vero che nel Rinascimento Fiorentino la gastronomia raggiunse un’alta raffinatezza fra l’aristocrazia, ma quello che ha distinto la tavola toscana ancora dai tempi degli Etruschi è stata la sua nobile semplicità.
La cucina rurale è basata sulla bontà dei prodotti stagionali del campo e il perenne splendore dell’olio di oliva extra-vergine. I toscani sono fanatici sulla freschezza: fave, carciofi e asparagi in primavera; patate, cetrioli e zucchini in estate; tutte le specie di verdure e funghi (specialmente porcini) in autunno; cavoli e porri in inverno. Erbe aromatiche, specialmente rosmarino e salvia, sono buone tutto l’anno, così come lo sono, freschi o secchi, i fagioli toscanelli, cannellini e zolfini che hanno dato ai toscani l’appellativo di “mangiafagioli”.


I VINI
La Toscana continua la sua crescita come la regione italiana più dinamica nella produzione di vini di alta qualità, dopo decenni di Chianti a basso costo in fiaschi impagliati.
La stagione rinascimentale del vino toscano è iniziata nel Chianti, nelle colline centrali fra Siena e Firenze, ma si è rapidamente allargato incorporando la striscia di mare tirrenico lungo la costa che non era precedentemente nota per i suoi vini.
Molto del progresso è riconducibile ai classici rossi basati sul nativo vitigno Sangiovese. Chianti Gallo Nero, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e Carmignano, tutti DOCG. Ma il successo crescente di altri rossi (specialmente la moda dei vini non-DOC conosciuti come “Super Tuscans”) è stato facilitato anche da nuovi stili di bianchi valorizzando in tal modo le reputazione regionale.
Il Chianti, tuttora la forza dominante della viticoltura Toscana, è stato dichiarato il vino italiano per eccellenza. Questo in parte è dovuto alla quantità e alla vendita di qualità in grande scala, ma anche perché ha una sua personalità, che non può essere completamente descritta. La sua natura complessa è veramente italiana.
